Dove andò in scena con Marinetti la prima “Cena Futurista” della storia il 15 novembre 1930, Massimiano Bucchi presenta Scienza e cucina. Il pollo di Newton e altri incontri tra saperi e sapori (Interlinea) a colloquio con Andrea Kerbaker martedì 19 marzo alle ore 18 a Milano, presso la prestigiosa Listone Giordano arena (via Santa Cecilia 6), erede del ristorante “La Penna D’Oca”. L’incontro è aperto al pubblico con aperitivo futurista finale.
Scienza e cucina rappresenta un binomio che si è sviluppato nei secoli attraverso esperimenti e deduzioni di grandi uomini di scienza e non solo. Le discipline scientifiche, infatti, non sono sempre state applicabili ad attività quotidiane, né accessibili a un vasto pubblico come avviene oggi: in un viaggio di saperi e sapori, l’autore racconta lo sviluppo della scienza in ambito culinario per riscoprire il suo ruolo nelle ricette e nelle preparazioni che oggi abitualmente consumiamo.
Dagli studi sulla conservazione del pollo che costarono la vita a Francesco Bacone, alla scoperta della cioccolata al latte di Hans Sloane fino alla ferma denuncia della pastasciutta da parte dei Futuristi, una raccolta di divertenti aneddoti rende semplice la comprensione di processi scientifici, svelando l’origine dei piatti e delle bevande più conosciute.
Lo spazio che oggi ospita Listone Giordano arena era anticamente un luogo deputato al deposito di carbone all’interno di un palazzo settecentesco ubicato in quella che un tempo era la cerchia dei navigli di Milano e negli anni Trenta l’edificio ospitò il famoso ristorante “La Penna d’Oca”. Non un semplice ristorante ma un vero e proprio circolo culturale, culla della cucina futurista, progettato da Giò Ponti. Proprio qui il 15 novembre 1930 andò in scena la prima “Cena Futurista” della storia: il famoso ristorante offrì ai futuristi milanesi un banchetto che voleva essere un elogio gastronomico del futurismo al termine del quale Marinetti preannunciò il Manifesto della cucina futurista, che verrà pubblicato su “Comoedia” il 20 gennaio dell’anno successivo.
Scienza e cucina. Il pollo di Newton e altri incontri tra saperi e sapori. La cucina come scienza e la scienza come cucina, da Socrate alla fusione fredda: un grande divulgatore racconta intrecci tra saperi e sapori. Le scoperte avvengono talvolta quando lo scienziato è in vacanza o tra i fornelli, dal pollo che Newton non mangiò alla birra di Franklin fino all’invenzione della cioccolata al latte e ai segreti della nascita della gastronomia molecolare, con un digestivo finale molto a sorpresa.
Massimiano Bucchi insegna Scienza, Tecnologia e Società all’Università degli Studi di Trento, dove dirige il Master internazionale SCICOMM. È stato visiting professor in Asia, Europa, Nord America e Oceania. È autore di saggi in riviste internazionali quali “Nature”, “Science”, “PLOS ONE” e di una decina di libri pubblicati in oltre venti Paesi. Tra i più recenti Per un pugno di idee. Storie di innovazioni che hanno cambiato la nostra vita (Bompiani, 2016, cinque edizioni), Come vincere un Nobel. L’immagine pubblica della scienza e il suo premio più famoso (Einaudi, 2017), Sbagliare da professionisti (Rizzoli, 2018), Io & Tech. Piccoli esercizi di tecnologia (Bompiani, 2020). Collabora con il “Corriere della Sera” e con la trasmissione televisiva Superquark (Rai1) condotta da Piero Angela.
Massimiano Bucchi, Scienza e cucina. Il pollo di Newton e altri incontri tra saperi e sapori, pp. 240, euro 14, isbn 9788868575229
Caterina Tognetti
Interlinea edizioni