Papere contro la mafia. Una storia di Giovanni Falcone di Antonio Ferrara (Le rane Interlinea), un libro per bambini che racconta la lotta alla mafia attraverso la figura di Falcone, è il vincitore della sezione narrativa dell’XXV edizione del “Premio Nazionale Un Libro per l’Ambiente”, un progetto di Legambiente che valorizza opera attinenti a diverse aree tematiche tra cui l’educazione alla legalità.
La cerimonia di premiazione si è tenuta mercoledì 29 maggio a Tolentino, con la partecipazione di classi di bambini e ragazzi parte della numerosa giuria popolare di giovani lettori che hanno selezionato e votato i loro titoli preferiti, nel segno della consapevolezza e partecipazione attiva sui temi ambientali e sociali tra le giovani generazioni.
Il libro racconta del magistrato Giovanni Falcone attraverso una sua passione, solo apparentemente frivola: collezionare piccole papere, dei materiali più svariati, che facevano bella mostra sulla scrivania dell’ufficio, nel cosiddetto “bunkerino”, dove lavorava insieme con Paolo Borsellino, amico e collega che conosceva dai tempi dell’oratorio.
Le papere rappresentavano per lui un monito, dopo un errore di gioventù (una papera appunto) a non commetterne più, in un lavoro che non poteva permettere la minima disattenzione. E così fu infatti: Giovanni Falcone, come scrive Enzo Ciconte nella nota finale, fu «sicuramente il magistrato italiano più conosciuto al mondo, per il metodo delle sue indagini e per la capacità nel suo lavoro». Antonio Ferrara lo racconta ai bambini svelandone i lati meno conosciuti, la sua figura di magistrato ma anche di uomo capace di grande ironia e autoironia, ma instancabile e inflessibile nella lotta al crimine organizzato, come nella sua missione di uomo di pace: «Ero uno tosto già da piccolo, a casa mia lo sapevano tutti. Ero uscito dalla pancia di mia madre senza piangere, senza fare un grido, però coi pugni chiusi come se dovessi già litigare con qualcuno. E proprio in quel momento, dalla finestra aperta, era entrata una colomba».